L'opera "il quarto stato", dipinta da Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901, pochi decenni dopo l'unità d'Italia, pone le sue fondamenta nell'articolo 1 della Costituzione: "l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". In questa tela di grandi dimensioni osserviamo il popolo italiano, raffigurato come lavoratore. Il quarto stato oltre ad aprire cronologicamente il 20 esimo secolo, conclude l'ideazione che vede l'arte al servizio religioso, nella quale l'uomo è protetto da Dio. La tela, inoltre, di Pellizza da Volpedo, a differenza dei quadri scorsi in cui esse si estendevano verticalmente, si estende orizzontalmente: l'umanità avanza verso il proprio destino senza la protezione di Dio e conquista, attraverso i lavoratori, ciò che le spetta; come ad esempio nuovi diritti e un salario più alto. L'unico Dio che l'uomo ha in questo quadro è se stesso. La marcia dei lavoratori è inoltre la conquista di uno spazio del potere da parte del popolo.